Crescere figli mentre si lavora: non è una corsa contro il tempo, ma un gioco di squadra

Pubblicato il 1 maggio 2025 alle ore 22:08

Oggi è il 1° maggio, Festa dei Lavoratori.
E mentre tutti parlano di diritti, contratti, occupazione, io penso a un altro tipo di lavoro:
quello che ogni giorno fanno migliaia di madri e padri che cercano di conciliarsi tra il lavoro fuori casa e la crescita dei propri figli.

Spesso mi capita di parlare con genitori che si sentono inadeguati, colpevoli, affannati.
autentici e veri.

“Non riesco a godermi i miei figli.”
“Mi sento sempre di corsa.”
“Quando torno, sono stanco/a, e spesso finisco per perdere la pazienza.”

E dentro quella fatica, si insinua un dubbio che logora:
“Mi sto perdendo i momenti che contano?”

Non serve esserci sempre. Serve esserci davvero.

Viviamo in un’epoca in cui ci è stato detto che dobbiamo fare tutto. Bene. Sempre.
Ma la verità è che non conta la quantità di tempo, ma la qualità della presenza.
Ciò che rimane impresso in un figlio non è quante ore lo guardiamo, ma come ci sentiamo quando stiamo con lui.
Se siamo presenti. Se lo guardiamo negli occhi. Se ascoltiamo davvero.
Un genitore connesso per 15 minuti può valere più di uno distratto per un’ora intera.

Non sei solo: crescere i figli è un lavoro di squadra

Oggi, più che mai, serve riconoscere che la genitorialità non è (e non deve essere) un carico individuale.
Le coppie hanno bisogno di sentirsi squadra.
Non “chi fa di più”, non “chi sbaglia meno”.
Ma due persone che cercano di sostenersi a vicenda, anche nei momenti più faticosi.

Aiutarsi significa:

  • alternarsi, anche quando non è comodo

  • evitare di giudicare l’altro, anche se si agisce in modo diverso

  • dirsi “ci sono”, quando uno dei due vacilla

Come non perdere i momenti che contano

Non servono rivoluzioni. Spesso bastano rituali semplici ma autentici.

  • Il buongiorno con uno sguardo e una carezza

  • Il racconto della giornata a cena, anche solo in 3 minuti

  • Una frase speciale da dire ogni sera prima di dormire

  • Un messaggio vocale durante la pausa

  • Una canzone da cantare insieme in auto

Piccoli gesti. Ma radici forti.

Il vero equilibrio non è tra lavoro e famiglia. È dentro di noi.

Possiamo sentirci in pace anche se non siamo perfetti.
Possiamo imparare a mollare il senso di colpa.
Possiamo scegliere di non essere ovunque… ma di essere davvero dove conta.

E quando i figli ci vedono lavorare, cadere, ritornare, provare, imparano qualcosa di ancora più prezioso:
che la vita non è fatta per essere perfetti, ma per essere PRESENTI.

Se vuoi condividere la tua esperienza o parlarne, contattami o scrivi nei commenti!

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