Impara a credere in te stesso: guida emotiva per adolescenti con l’autostima fragile

Pubblicato il 17 aprile 2025 alle ore 18:25

Qualche anno fa, camminando per le vie del centro, ho sentito una conversazione tra due ragazzi adolescenti. Uno dei due, con lo zaino a tracolla e lo sguardo un po’ abbassato, ha detto all’altro:
“Non mi va di fare quella cosa, tanto figurati se ci riesco.”

Quella frase mi è rimasta impressa.

Era detta con leggerezza, ma dentro c’era un mondo: la paura di non farcela, il timore del giudizio, la convinzione di non essere abbastanza.

E allora oggi voglio parlarti proprio di questo:
di quei momenti in cui ti guardi allo specchio e non vedi niente di speciale.

E se ti capita di pensare lo stesso?

Di quando ti guardi allo specchio e non vedi niente di speciale.
Di quando hai mille sogni, ma ti sembrano troppo lontani.
Di quando pensi che gli altri abbiano qualcosa in più, e tu qualcosa in meno.

Se ti capita di sentirti così… sappi che non sei solo.
E soprattutto, puoi cambiare prospettiva.

L’autostima non è essere forti, è darsi una possibilità

A volte si pensa che l’autostima significhi essere sempre sicuri di sé.
In realtà, l’autostima è sapere che anche se oggi qualcosa non ti riesce, puoi migliorare domani.

È come una pianta: va innaffiata. Un giorno alla volta.
Non serve essere perfetti.
Serve non arrendersi all’idea di non valere.

Il confronto con gli altri ti inganna

Forse pensi che i tuoi amici siano più belli, più sicuri, più intelligenti.
Ma stai solo guardando la versione filtrata che mostrano agli altri.

Tutti hanno insicurezze. Anche chi non lo dà a vedere.

E se invece guardassi a cosa ti rende unico?
Fermati. Pensa a tre cose che sai fare bene.
Scrivile. Rileggile. Parti da lì.

Le giornate no non definiscono chi sei

Ci sono giorni in cui ti senti invisibile, in cui pensi di non essere all’altezza.
Succede a tutti. Anche più spesso di quanto credi.

Ma una brutta giornata non dice chi sei.
Un fallimento non è una fine.
È solo un’occasione per capire dove aggiustare il tiro.

Non sei i tuoi errori. Sei ciò che scegli di fare dopo.

Non devi dimostrare niente a nessuno

Forse stai inseguendo un’idea di perfezione che non ti appartiene.
Forse hai solo bisogno di respirare.
Di sapere che puoi anche fermarti un attimo e andare bene lo stesso.

Hai bisogno di un abbraccio, non di un voto.
Di qualcuno che ti dica:
“Tu vai bene così. Anche se non sei perfetto.”

E se oggi non riesci a crederci, io ci credo per te.

E tu? Ti sei mai sentito così?

Hai mai vissuto un momento in cui ti sei sentito “meno” degli altri?
In cui hai pensato che non bastavi?

Se ti va, raccontamelo in DM o nei commenti.
Anche in silenzio, io ti leggo. E sono con te.


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